Infarto, le staminali fanno miracoli

Presentati a Stoccolma i risultati di una ricerca tedesca: l'uso di cellule prelevate dal midollo osseo e iniettate nel cuore dopo un arresto cardiaco rallentano l'indebolimento progressivo dell'organo

STOCCOLMA - Cellule staminali prelevate dal midollo osseo del paziente ed iniettate nel cuore dopo un infarto gli ridanno vigore e abbattono di 4 volte la mortalità nei cinque anni successivi all'impianto. Ancora non si è capito come, ma le cellule "bambine" riescono a rallentare il lento processo degenerativo che spesso dopo un infarto indebolisce progressivamente il cuore sino a indurre uno scompenso fatale.

E' la ricerca che ha aperto oggi a Stoccolma il congresso della Società Europea di Cardiologia che conta 60 mila iscritti e che ha sollevato interesse ma anche polemiche. I benefici dell'impianto attraverso le arterie coronarie di cellule staminali sono apparsi entro tre mesi dalla somministrazione con un aumento della forza di contrazione del muscolo cardiaco e della quantità di sangue messa in circolo ad ogni battito e si sono continuati a manifestare per tutti i 5 anni della durata di osservazione dei pazienti. Lo studio clinico, coordinato da Bodo-Eckehard Strauer dell'Università di Dusserdolf, Germania che da 15 anni lavora in questo campo, è il più lungo e il più grande per numero di malati trattati sinora condotto. Le ricerche precedenti hanno dato sinora risultati non chiari e con tempi di osservazione degli effetti sui malati molto più brevi.

Il midollo osseo è stato prelevato dalla parte superiore delle ossa del bacino. In laboratorio sono state isolate le cellule staminali di cui è ricco e poi iniettate con una sonda nelle arterie coronarie da dove hanno raggiunto il tessuto cardiaco distrutto dall'infarto. Il trattamento con le cellule è stato proposto a 391 pazienti che avevano avuto un infarto. Di questi 200 hanno preferito la cure farmacologiche tradizionali mentre 191 hanno accettato. Dopo cinque anni i decessi nel primo gruppo di malati sono stati 32, in quello trattato 7.

"La nostra indagine" ha spiegato Strauer "indica che la somministrazione di cellule staminali da midollo osseo, sia in aggiunta che in alternativa alle cure tradizionali, migliora le prestazioni cardiache e aumenta la sopravvivenza dei pazienti. In Italia oggi sono 1,2 milioni gli ex infartuati che soffrono di insufficienza cardiaca, assorbono l'1,4% della spesa sanitaria nazionale. Il costo di ricovero medio è di 3.236 euro, e un paziente può richiedere fino a tre ospedalizzazioni l'anno, per una media di 9 giorni per volta. Lo scompenso cardiaco dal 2003 è diventato la prima causa di ospedalizzazione (dopo il parto naturale) con 200.000 ricoveri all'anno, in costante aumento (per il 2010 ne sono stimati oltre 230.000 ricoveri).

La polemica invece si è conclusa con una sanzione disciplinare proprio a Bodo-Eckehard Strauer: per due anni non potrà presentare i suoi lavori ai congressi della European Society of Cardiology. Strauer ha infatti violato l'embargo di questa ricerca sulle cellule staminali, pubblicandola sei mesi prima sulla rivista European Heart Journal pur essendo prevista la presentazione ufficiale dei risultati oggi nella capitale svedese.

Fonte: Repubblica.it/salute

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